Nei primi anni Novanta sono stato nei Balcani durante la fase iniziale della guerra che ha portato alla dissoluzione della Jugoslavia. Un genocidio caratterizzato da pulizia etnica, vittime innocenti e fosse comuni che hanno riportato alla mente l’orrore delle foibe e della strage di italiani in Istria e Dalmazia. Per me, quelle terre sono ancora italiane e ritengo vergognoso e ignobile che la sinistra continui a mancare di rispetto alle vittime, non condanni fermamente quelle stragi e neghi il vergognoso trattamento che i comunisti italiani riservarono ai nostri esuli. Ho partecipato con commozione e orgoglio alla commemorazione che si è tenuta ieri a Vicenza.







