“Deplorevoli gli insulti e le minacce che stanno raggiungendo da ieri ad Andrea Di Giuseppe, ancora peggiori quelle che giungono ai figli. La campagna denigratoria orchestrata a tavolino dimostra quanti interessi deviati abbiamo colpito. Gente che ha fatto mercimonio della cittadinanza italiana e forse anche del voto degli italiani all’estero e’ stata servita con l’approvazione della legge”. Lo afferma Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera dei deputati, in merito alle minacce subite dal deputato di Fratelli d’Italia Andrea Di Giuseppe, protagonista della battaglia contro il traffico di passaporti italiani da cui sono scaturite inchieste della magistratura, intervenuto in dichiarazione di voto sul ddl di conversione. “Abbiamo colpito coloro che hanno abusato di questo sistema, impedendo che votino ultracentenari teoricamente residenti all’estero, ma in realta’ ampiamente deceduti. Sarebbe interessante individuare i partiti che ottenevano significativi vantaggi elettorali da questo meccanismo”, aggiunge Rampelli. “Non si potranno piu’ presentare richieste di cittadinanza basate su misteriosi trisavoli, talvolta neanche propri, finanziando un racket vergognoso, con il risultato di far saltare la fila per l’ingresso in Italia e in Europa a chi era pronto ad avvalersi di quelle falle del sistema. Anomalie evidenziate all’Italia anche da paesi terzi che ne subivano le conseguenze. Di Giuseppe, dopo aver sollevato il coperchio sulla pentola del traffico illecito di visti, passaporti e permessi di soggiorno, ancora sotto scorta per aver avuto il coraggio di denunciare in Italia e all’estero i’ responsabile di questo racket, ha difeso la giusta causa servendo l’Italia e i nostri interessi nazionali, fermando una grande truffa che tutti conoscevano e su cui nessuno per decenni e’ intervenuto. A lui va il mio sostegno e quello di Fratelli d’Italia oltreche’ che il ringraziamento di tutti quei cittadini penalizzati perche’ rispettano le regole e difendono il valore della vera italianita’ nel mondo”, conclude.