C’è un legame straordinario tra gli USA e la comunità italoamericana, che ha contribuito alla crescita del Paese che la ha accolta e, dopo la tragedia dell’undici settembre, è legata a questa nazione anche nella condivisione del dolore per i morti nell’attentato che ha cambiato per sempre il volto dell’America: gli italiani furono 211.
Sono arrivato negli USA, proprio a New York City, un mese dopo l’attacco terroristico: per me fu una lezione di vita vedere un popolo rialzarsi unito, fiero e forte più di prima. Oggi, dopo 23 anni, da italoamericano posso affermare che il “we will never forget“ non è uno slogan ma un monito per chi pensa di poter colpire gli Stati Uniti e le comunità che ne fanno parte.
Una preghiera per le 2977 vittime di quel giorno e per le 4343 persone decedute in seguito, a causa di tumori e malattie respiratorie legate alle conseguenze degli attacchi.